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A partire dal mese di aprile 2022 Landscapefor ha avviato il progetto AtlasforUcraina, a favore dei rifugiati ucraini a Torino e Genova, predisponendo una sezione dedicata alle persone ucraine su Atlasfor. Tutte le informazioni sono geolocalizzate e si possono leggere in una mappa in progress, su una piattaforma open source, con testi in inglese, italiano e ucraino. 

Il progetto AtlasforUkraine si articola su tre aree di attività:

#1Servizio di seconda accoglienza

Abbiamo offerto ai rifugiati un servizio di orientamento con una mappa in ucraino di immediato accesso dal cellulare, dotata della funzione around me per scoprire subito quello che si trova intorno, con il fine di aiutare a rintracciare i luoghi e i servizi utili alla prima accoglienza. 

Stiamo lavorando sull’accoglienza dei comuni di Torino e di Genova. Di queste città abbiamo inserito non solo i riferimenti sanitari e amministrativi di prima necessità, ma abbiamo mappato anche i servizi predisposti per far fronte ad una permanenza prolungata dei nuovi ospiti: dai luoghi religiosi, alle associazioni di comunità, dai punti di incontro alle offerte di lavoro, gli istituti di microcredito, i negozi etnici, i mercati, i parchi pubblici, i beni culturali, i luoghi del verde, dello sport, della musica.

#2: I luoghi del cuore

Abbiamo proposto ai rifugiati una valorizzazione identitaria, di presentazione e di scambio di saperi tra i luoghi italiani e le città ucraine da cui si proviene.

In Atlasfor è stato avviato l’inserimento di foto, video e podcast audio, localizzandoli nelle vie e nelle piazze di origine. Accanto alle immagini è stato inserito un racconto di poche frasi, per far capire il valore sentimentale e identitario che ha quel luogo. Si tratta di una mappa in progress dove ciascuno può segnalare i propri punti di riferimento culturale e partecipare a formare un affresco collettivo, con le immagini dei “luoghi del cuore”, degli eventi culturali e delle testimonianze della storia personale e collettiva a cui appartiene. 

A questo scopo abbiamo inserito nel nostro gruppo di lavoro due giovanissimi ucraini residenti a Torino che, oltre a tradurre l’atlante in lingua ucraina, hanno iniziato un’opera di networking per il popolamento dei luoghi d’affezione.

#3: Valorizzare l’identità personale e il patrimonio comune

AtlasforUcraina si rivolge a studenti e studentesse che vogliano partecipare, sia per inserire i propri punti di interesse materiali o immateriali, sia per riflettere sugli aspetti del patrimonio utili per il proprio ciclo di studi. Ma anche il target degli adulti è importante, per far emergere i luoghi di valore identitario che non si vogliono perdere, la continuità con il passato che si vuole mantenere negli spazi comuni.

L’iniziativa AtlasforUcraina ha riscosso l’interesse della Ukrainian Cultural Fondation (l’agenzia operativa del Ministero per la Cultura nazionale) e della Commissione per la Cultura e l’Istruzione al Parlamento europeo (tramite l’interessamento della past-president, Onorevole Silvia Costa). 

L’iniziativa è di totale gestione culturale, operativa ed economica dell’Associazione Landscapefor, di Torino.

 

Possiamo uscire, riaprono negozi e bar. Possiamo muoverci e andare a pranzo fuori.

Se stiamo attenti riusciremo a farlo in modo da non riaccendere il contagio.

Per questo è importante gestire le attività in modo da evitare contatti inutili e far sentire in sicurezza tutti: servono le vetrine virtuali degli eventi e dei prodotti, e i servizi di prenotazione per utilizzare senza incidenti musei, centri sportivi, ristoranti e teatri.

Se i clienti o gli habitués conoscono il sito o il telefono del locale che vogliono, per chi voglia fare una gita fuori porta o una passeggiata in centro manca un quadro delle offerte, che si aggiorni  in tempo reale e dica dove c’è posto per mangiare, visitare, giocare. 

Atlasfor è una mappa dei beni e delle attività culturali, e nell’emergenza offre questi servizi.

Nei prossimi giorni invitiamo 1000 operatori di Liguria e Piemonte a partecipare alla mappa e segnalare on line le proprie attività, i prodotti, il quadro delle prenotazioni: il visitatore avrà a disposizione lo stato dei servizi a cui rivolgersi e visitare, comprare, mangiare dove c’è posto.

L’inserimento in Atlasfor è gratuito e viene attivato in pochi minuti.  Dopo il 30 giugno gli operatori scelgono se completare la scheda, con una presentazione diffusa delle proprie attività, o rinunciare, se il servizio non interessa.

Il numero speciale del Magazine è dedicato alla presentazione di AtlasFor per la città di Torino del 9 aprile al Circolo dei Lettori. La serie degli interventi ha inizio con il contributo di Paolo Castelnovi:

  • il saluto della Città, intervento di Alberto Sacco, Assessore al Commercio e al Turismo della Città di Torino.
  • La valutazione strategica, Daniela Broglio, Direttrice Turismo Torino e Provincia, descrive i potenziali scenari di sviluppo e utilizzo della piattaforma.
  • L'occhio dell'architetto, come raccontare un progetto su AtlasFor con la testimonianza dell’architetto Luciano Pia, progettista del 25 Verde.
  • Valorizzare l'architettura recente, Emilia Garda, docente nel Politecnico di Torino, consigliere della Fondazione per l’Architettura di Torino, propone AtlasFor come strumento per lo storytelling dell’architettura recente della città.
  • Paesaggio Attivo: il Caffè Elena, il punto di vista di un imprenditore sulle potenzialità offerte dall’atlante: intervento di Fulvio Griffa, titolare dello storico Caffè Elena.
  • Una prova riuscita per un grande progetto: intervento di Ugo Bacchella, Presidente Fondazione Fitzcarraldo di Torino.
  • Alleanze virtuose: la valutazione di un partner strategico: intervento di Caterina Fioritti, Vice Presidente di Federalberghi Torino.

Leggi tutti gli articoli sul Magazine

Leggi l'articolo di Marina Paglieri riguardante AtlasFor pubblicato il 7 aprile su "La Repubblica".

 

L’Associazione culturale Landscapefor ha in disponibilità una piattaforma digitale, di libero accesso sul web, in cui si stanno inserendo progressivamente materiali che illustrano le risorse culturali e ambientali del territorio. La piattaforma è esplorabile come data base georeferenziato in forma di elenchi (parole chiave), ma soprattutto di Atlante (vedi il sito www,landscapefor.eu).

Su Atlas Landscapefor sono reperibili gratuitamente, luogo per luogo e con semplicità, i documenti iconografici che aiutano a capire meglio il paesaggio urbano e non: carte e foto storiche, progetti, frame di film ambientati in quei luoghi, racconti di abitanti e di eventi, opere d’arte, attività e curiosità che possono interessare il visitatore. Le immagini sono accompagnate da brevi didascalie organizzate in modo da poter comporre per ogni luogo un racconto preordinato, leggibile immediatamente anche con tablet o smartphone,

Gli studenti sono fruitori ottimali dell’Atlante, che utilizza un mezzo a loro famigliare come il web, mette in campo immagini e un linguaggio svelto stimola la conoscenza storico geografica del territorio.

Il progetto Atlas Landscapefor per la scuola propone di far svolgere agli studenti non solo il ruolo di fruitori ma anche quello di PRODUTTORI di parte dell’Atlante. Infatti con il Progetto, inserito nei programmi di alternanza scuola-lavoro, si mettono gli studenti in condizione di utilizzare il software dell’Atlante per produrre ricerche di materiali, organizzati in appositi comparti separati dal resto dell’Atlante, secondo un progetto condiviso tra scuole e associazione, con l’accompagnamento dei tecnici di Landscapefor e il coordinamento e l’assistenza dei tutor scolastici.

Il prodotto di ciascuna scuola, per la parte ritenuta presentabile da un’apposita commissione, può essere pubblicato nella parte di Atlante accessibile a tutti. Gli studenti diventano di fatto redattori di una parte dell’Atlante. In questo modo partecipano a un’importante impresa culturale, acquisendo elementi di un’impostazione metodologica professionale:

  • per la ricerca sul territorio in campo storico-culturale,
  • per l’utilizzo del web e di programmi dedicati (trattamento di immagini e cartografia),
  • per gli aspetti comunicativi e di divulgazione (redazione testi e loro versione in lingue diverse).

Il progetto Atlas Landscapefor per la scuola è stato presentato nel 2016 al Miur e al Mibact, ed è stato testato con successo in 6 classidi 3a e 4° superiore (4 di liceo) di due Istituti (Avogadro di Torino ed Erasmo di Nichelino), con un modulo di alternanza scuola lavoro di 80 ore per quasi 150 studenti. Il contributo ad Atlas di quelle classi è stato presentato dagli studenti stessi in una manifestazione pubblica il 31 maggio 2017 ed è on-line su Atlas Landscapefor (archivio Alternanza scuola-lavoro).

Per il 2017/18, anche in riferimento all’anno ONU del Turismo sostenibile, si propone uno sviluppo del progetto: utilizzare il modulo già testato per far presentare agli studenti il proprio territorio ad altri studenti, in una rete di reciprocità e di scambi tra scuole, da attivare a livello nazionale.

Gli studenti di due classi di ogni scuola partecipante inseriranno in Atlas materiali per illustrare 50/60 punti di interesse della loro città (o di un quartiere, per le città maggiori), in parte predefiniti e in parte individuati dagli studenti stessi. Queste presentazioni, inserite in rete, si propongono come offerta per organizzare viaggi e visite didattiche di altre scuole. Costituiscono la base di uno scambio diretto e possibilmente reciproco tra i ragazzi che hanno lavorato sull’Atlante, offrendo gli agli altri anche un riscontro di utilità del proprio prodotto.

Per ottenere questi risultati è fondamentale un utilizzo sistematico della rete predisposta dall’Atlas Landscapefor, che consente di svolgere il lavoro di apprendimento, di ricerca, di redazione, di discussione e di comunicazione dei materiali dell’Atlante quasi completamente on-line, con strumenti di dialogo, accompagnamento e monitoraggio in tempo reale, tra studenti e tutor esterni o tra studenti di scuole diverse.

Quindi da una parte il percorso di alternanza scuola-lavoro si propone agli studenti anche come esperienza di smart working, quella che si prospetta come una delle modalità che diventeranno più diffuse per il lavoro intellettuale. Anche la parte formativa del progetto viene erogata come E-learning, la modalità che costituisce ormai lo strumento fondamentale di formazione permanente e degli aggiornamenti specifici richiesti per ogni inserimento in un’attività produttiva. In questo caso si tratta di una formazione e di prove di lavoro a distanza, ma assistiti in ogni momento da esperti dedicati, e in parte accompagnata in aula da insegnanti.

D’altra parte la proposta stimola l’autonomia e la capacità “imprenditoriale” dei ragazzi di documentarsi, informarsi ed elaborare in piccoli gruppi (max 3 studenti) i materiali utili per la documentazione da inserire nell’Atlante. Anche per questo aspetto si tratta di un esperimento che comporta una certa gradualità: si prevede che gli studenti si addestrino a muoversi prevalentemente da soli in un percorso di ricerca di cui però sono dati i riferimenti principali e la dovuta assistenza. Nel programma infatti si prepara, d’accordo con i tutor scolastici, una scelta dei territori, degli oggetti di attenzione principali e una “cassetta degli attrezzi”: un repertorio di cartografie storiche, di indirizzi dei siti o degli archivi dotati di immagini (con accordi con le biblioteche locali), tutorial con le modalità per esplorare direttamente il territorio, fare interviste, girare video, etc.

Le modalità organizzative del programma sono direttamente orientate agli obiettivi: introdurre alla capacità di ricerca ed elaborazione immagini e testi per descrivere un territorio, alla capacità di lavoro in team indipendente, alle modalità dello smart working e dell’ e-learning.

Infatti nel programma si prevede che le attività della parte “operativa” siano svolte in buona parte (20/25 ore) sul territorio, indirizzate dai tutor ma con indipendenza dei ragazzi, al di fuori degli orari scolastici.

Per il resto (in particolare nella fase iniziale e nelle verifiche da condurre nella parte operativa, l’attività si svolge in aula (con dotazione di un computer con accesso internet per ogni 3 studenti). Ciascuna scuola individua e concorda con Landscapefor tempi e modalità delle attività, dell’occupazione delle aule, scegliendo se in orario scolastico o extra e con quale assistenza degli insegnanti, concordando le date e gli eventuali aggiustamenti del programma.

In aula gli studenti possono essere assistiti da un docente che, in orario scolastico, li accompagna, in particolare per le parti di redazione dei testi delle didascalie che accompagnano i materiali multimediali e per la loro traduzione in altre lingue.

Sia in aula che sul territorio gli studenti hanno l’accompagnamento e l’assistenza continua a distanza degli esperti Landscapefor, che comunicano in videoconferenza con ciascun gruppo in aula, e con una chat testuale con tutti quelli che ne hanno necessità in qualsiasi momento.

 

SCHEDE ALLEGATE>>

Nell’Aula magna dell’Istituto Avogadro di Torino il 31 maggio 2017 è stato presentato il lavoro svolto nel 2017 dagli studenti, sperimentando Atlas Landscapefor nel quadro del programma di Alternanza scuola-lavoro.

Quattro classi di terza liceo scientifico e due del tecnico-industriale (elettrotecnico e informatica) hanno imparato ad utilizzare il software di redazione dell’Atlante dell’Associazione Landscapefor e hanno cominciato a descrivere un centinaio di punti di interesse dei quartieri di Vanchiglia e Regio Parco e dell’area di Nichelino, inserendo i materiali in una parte dell’Atlante ad essi riservata.

La descrizione è avvenuta, come di regola sull’Atlas, attraverso immagini e video, accompagnati da una breve didascalia, direttamente fruibili dal web, anche su tablet o smartphone.

La sequenza delle immagini, a partire dall’inquadramento nel contesto, alla storia, ai progetti, agli eventi, alle interpretazioni artistiche, viene organizzata fino a costituire un racconto dei luoghi, che documenta su aspetti non immediatamente leggibili e aggiunge spunti emozionali per il visitatore.

Il lavoro ha occupato 80 ore, di cui circa 20 di istruzioni e prove, mentre l’attività diretta ha occupato 3 moduli da 20 ore. Per le classi del Liceo Erasmo è previsto lo svolgimento del programma completo proposto dall’Ass.Landscapefor, di 5 moduli per complessive 120 ore (le restanti 40 nel 2018).

Gli studenti, in gruppi di tre, hanno lavorato prevalentemente in modo autonomo, con una ricerca di materiali e l’inserimento in Atlas, assistiti con una chat di dialogo immediato per tutti i problemi.

All’inizio di ciascun modulo si è spiegato, con incontri in aula, il funzionamento e le regole di Atlas e si è verificato l’avanzamento del lavoro dei gruppi.

Il lavoro di ogni studente è rendicontato analiticamente, attraverso il controllo dei suoi accessi al programma e del volume e qualità dei documenti inseriti e della loro organizzazione.

Una commissione formata dai tutor (scolastici e dell’Associazione) e da un esperto esterno (Andrea Longhi, professore di Storia della città e del territorio del Politecnico di Torino) ha selezionato i 50 punti di interesse redatti dagli studenti che sono adatti ad essere pubblicati (inseriti in Atlas nell’archivio “Alternanza scuola-lavoro”).

La presentazione è stata anche l’occasione per iniziare a verificare la possibilità di utilizzare l’Atlante come piattaforma dove ospitare le diverse esperienze di ricerca e di lavoro sul campo degli studenti delle scuole dell’area metropolitana, attinenti la conoscenza della città e del territorio e della sua storia sociale e industriale.

In questa prospettiva l’Associazione Landscapefor si impegna a programmare per il prossimo anno scolastico una proposta di Alternanza scuola-lavoro che non solo riproduca l’esperienza del 2017, migliorandola e arricchendola, ma consenta anche di pubblicare e mettere a sistema il lavoro di ricerca delle scuole dell’area metropolitana interessate, costituendo un vero servizio di rete per la città.

Gli studenti imparano a raccontare il territorio con strumenti innovativi

 

Nell’Aula magna dell’Istituto Avogadro di Torino il 31 maggio 2017 è stato presentato il lavoro svolto nel 2017 dagli studenti, sperimentando Atlas Landscapefor nel quadro del programma di Alternanza scuola-lavoro.

 

Quattro classi di terza liceo scientifico e due del tecnico-industriale (elettrotecnico e informatica) hanno imparato ad utilizzare il software di redazione dell’Atlante dell’Associazione Landscapefor e hanno cominciato a descrivere un centinaio di punti di interesse dei quartieri di Vanchiglia e Regio Parco e dell’area di Nichelino, inserendo i materiali in una parte dell’Atlante ad essi riservata.

 

La descrizione è avvenuta, come di regola sull’Atlas, attraverso immagini e video, accompagnati da una breve didascalia, direttamente fruibili dal web, anche su tablet o smartphone.

La sequenza delle immagini, a partire dall’inquadramento nel contesto, alla storia, ai progetti, agli eventi, alle interpretazioni artistiche, viene organizzata fino a costituire un racconto dei luoghi, che documenta su aspetti non immediatamente leggibili e aggiunge spunti emozionali per il visitatore.

 

Il lavoro ha occupato 80 ore, di cui circa 20 di istruzioni e prove, mentre l’attività diretta ha occupato 3 moduli da 20 ore. Per le classi del Liceo Erasmo è previsto lo svolgimento del programma completo proposto dall’Ass.Landscapefor, di 5 moduli per complessive 120 ore (le restanti 40 nel 2018).

Gli studenti, in gruppi di tre, hanno lavorato prevalentemente in modo autonomo, con una ricerca di materiali e l’inserimento in Atlas, assistiti con una chat di dialogo immediato per tutti i problemi.

All’inizio di ciascun modulo si è spiegato, con incontri in aula, il funzionamento e le regole di Atlas e si è verificato l’avanzamento del lavoro dei gruppi.

 

Il lavoro di ogni studente è rendicontato analiticamente, attraverso il controllo dei suoi accessi al programma e del volume e qualità dei documenti inseriti e della loro organizzazione.

Una commissione formata dai tutor (scolastici e dell’Associazione) e da un esperto esterno (Andrea Longhi, professore di Storia della città e del territorio del Politecnico di Torino) ha selezionato i 50 punti di interesse redatti dagli studenti che sono adatti ad essere pubblicati (inseriti in Atlas nell’archivio “Alternanza scuola-lavoro”).

 

La presentazione è stata anche l’occasione per iniziare a verificare la possibilità di utilizzare l’Atlante come piattaforma dove ospitare le diverse esperienze di ricerca e di lavoro sul campo degli studenti delle scuole dell’area metropolitana, attinenti la conoscenza della città e del territorio e della sua storia sociale e industriale.

In questa prospettiva l’Associazione Landscapefor si impegna a programmare per il prossimo anno scolastico una proposta di Alternanza scuola-lavoro che non solo riproduca l’esperienza del 2017, migliorandola e arricchendola, ma consenta anche di pubblicare e mettere a sistema il lavoro di ricerca delle scuole dell’area metropolitana interessate, costituendo un vero servizio di rete per la città.

ATLAS newlogo3 PER LA SCUOLA

Racconta la città e il paesaggio

Attività di ricerca innovativa per l’alternanza scuola-lavoro nelle discipline umanistiche e della comunicazione. 

Atlas Landscapefor è una piattaforma web con una cartografia “sensibile”, che si può utilizzare anche con tablet o cellulari, sono reperibili, luogo per luogo e con semplicità, i punti di interesse con le relative informazioni. Le informazioni sono riproduzioni di documenti iconografici che possono aiutare a capire meglio il paesaggio, sia urbano che esterno: le carte e le foto storiche, i progetti, i frame di film, i racconti degli abitanti e degli eventi, le opere di artisti, le attività e le iniziative di enti e associazioni.

Il progetto Atlas Landscapefor per la scuola (ALS) offre agli studenti la possibilità di essere non solo i fruitori ma anche i PRODUTTORI di parte di Atlas Landscapefor, con il coordinamento dei loro insegnanti e l’accompagnamento dei tecnici di Landscapefor. Un tema per sperimentare l’efficacia di ALS, concordato con MIBACT è quello dei contesti dei Beni della Lista Unesco: le città storiche, gli ambiti territoriali delle ville palladiane e delle residenze reali, dei siti archeologici e longobardi, dei paesaggi culturali e naturali, come le Dolomiti, il Cilento o le Colline del Vino.

A Torino si sta compiendo una prima sperimentazione, con 6 classi liceali e professionali di due istituti, nei contesti delle Residenze sabaude, bene seriale iscritto nelle liste Unesco. I punti di interesse che gli studenti stanno elaborando sono per ora rappresentati in ALS nell’archivio Alternanza Scuola Lavoro, mentre i contenuti vengono preparati progressivamente, con le ricerche sul campo e in rete.

Alla fine di maggio le ricerche degli studenti che risulteranno di interesse generale, saranno pubblicate nella parte di Atlante accessibile a tutti. Quegli studenti diventano di fatto redattori di una parte dell’Atlante e partecipano a questa grande impresa culturale, acquisendo d’altra parte elementi di un’impostazione metodologica professionale per la ricerca sul territorio in campo storico-culturale, per l’utilizzo dello strumento informatico e del web nella diffusione dei documenti iconografici e cartografici, per gli aspetti comunicativi e di divulgazione nella messa a punto dei testi e della loro versione in lingue diverse.

Approfondisci (in copertina dell’articolo in ACT una mappa con Torino allargata alla cintura, evidenza dei beni unesco Hista e MAb (macro icone?) e punti in elaborazione da parte degli studenti)corrispondente a quello che si apre aprendo l’atlante all’archivio alternanza scuola lavoro (accesi gli archivi unesco e quelli delle due scuole).

Atlas Landscapefor per la scuola.

Attività di ricerca innovativa per l’alternanza scuola-lavoro nelle discipline umanistiche e della comunicazione.

Il progetto Atlas Landscapefor, elaborato dall’Associazione culturale Landscapefor, si propone come una piattaforma digitale, di libero accesso sul web, con materiali che accompagnano il visitatore o l’abitante a conoscere meglio le risorse culturali e ambientali del territorio.  La piattaforma è esplorabile come data base georeferenziato in forma di elenchi (e parole chiave), ma soprattutto come cartografia “sensibile”, dove sono localizzati i punti di interesse con le relative informazioni, oltre alla propria posizione. Su Atlas Landscapefor, che si può utilizzare anche con tablet o cellulari, sono reperibili, luogo per luogo e con semplicità, i documenti iconografici che possono aiutare a capire meglio il paesaggio, sia urbano che esterno: le carte e le foto storiche, i progetti, i frame di film, i racconti degli abitanti e degli eventi, le opere di artisti, le viste di interni o aeree, altrimenti inaccessibili. Non solo le cose e gli spazi, ma possono essere segnalate anche le attività e le iniziative in corso, con spazi autogestiti per gli aggiornamenti.  Le immagini sono accompagnate da brevi didascalie e sono organizzate in modo da poter comporre per ogni  luogo un racconto preordinato.  

Ovviamente il progetto comporta un work in progress sterminato, che riempie la mappa con informazioni e racconti via via che si manifestano interessi per documentare questa o quella città, pezzo di territorio o rete di iniziative.

Sul sito dell’Associazione, www.landscapefor.eu si può visitare l’Atlante nell’attuale stato dell’arte.

Gli studenti sono fruitori ottimali dell’Atlante, utilizzando un mezzo a loro famigliare, come il web, per la conoscenza storico geografica del territorio.

Il progetto Atlante Landscapefor per la scuola (ALS) propone di far svolgere agli studenti non solo il ruolo di fruitori ma anche quello di PRODUTTORI di parte di Atlas Landscapefor.

Infatti con il Progetto ALS li si mette in condizione di utilizzare il software dell’Atlante per produrre e ordinare le loro ricerche, nell’Atlante ma in appositi comparti separati, con il coordinamento dei loro insegnanti e  l’accompagnamento dei tecnici di Landscapefor.

Ove le ricerche di un gruppo di studenti risultino di interesse generale, possono essere pubblicate nella parte di Atlante accessibile a tutti. Quegli studenti diventano di fatto redattori di una parte dell’Atlante e partecipano a questa grande impresa culturale, acquisendo d’altra parte elementi di un’impostazione metodologica professionale per la ricerca sul territorio in campo storico-culturale, per l’utilizzo dello strumento informatico e del web nella diffusione dei documenti iconografici e cartografici, per gli aspetti comunicativi e di divulgazione.

Il progetto gode dell’approvazione del MIUR con cui si sta mettendo a punto una promozione integrata con il MIBACT, per la scelta dei riferimenti territoriali da privilegiare, anno per anno.

In questa fase iniziale il MIBACT ha invitato a sperimentare l’Atlante intorno ad un tema di grande interesse: i siti iscritti nella lista Unesco del Patrimonio mondiale e gli altri siti riconosciuti dall’Unesco (MAB, geositi,...) . L’Italia è il paese che ne detiene il maggior numero, ma la loro fama oscura spesso la qualità (o le criticità) dei contesti paesaggistici e territoriali in cui sono inseriti. Il territorio su cui concentrare l’attenzione per i prossimi 2 anni è quindi riferito ai contesti dei siti Unesco, che nel Piemonte si configurano principalmente come il sistema delle Residenze Sabaude, delle Colline del Vino, dei Sacri monti; in Liguria parte del centro storico di Genova e le Cinque Terre, in Veneto nelle aree della Laguna di Venezia, delle ville palladiane e nelle città di Vicenza, Padova e Verona, oltre al grande compendio interregionale delle Dolomiti, in Friuli i contesti di Aquileia e di Cividale, e poi le grandi città padane: Modena, Ferrara, Ravenna, oltre a Mantova.  Sono città e territori che le scuole possono contribuire ad esplorare in tutte le direzioni, per mostrare e raccontare la ricchezza e la varietà di siti di interesse che accompagnano il Bene-faro inserito nella Lista.

Il Progetto avviato nel Torinese nel 2016/17, coinvolgendo i direttori didattici delle scuole superiori dei centri maggiori.

Operativamente gli studenti delle scuole medie superiori si sta svolgendo nel modo seguente:

  • gli istituti, i dipartimenti disciplinari o i consigli di classe interessati propongono direttamente o esaminano le proposte dell’Associazione per attività di produzione di schede per punti di interesse, sulla base di una lista di argomenti e luoghi forniti dall’Associazione, riferiti ad ambiti di contesto a siti Unesco (nella dimensione allargata sopra accennata). Le schede prevedono la raccolta di materiale documentario, la referenziazione delle fonti, il loro ordinamento in forma di racconto per immagini, la dotazione di didascalie esplicative, l’eventuale traduzione in lingue straniere, l’elaborazione tecnica delle immagini per l’immissione sul web, con tutorial di formazione e accompagnamento a cura dell’Associazione Landscapefor;
  • nelle proposte con questa modalità si congiungono gli aspetti di progetto scolastico di classe e quelli di sperimentazione dell’alternanza scuola-lavoro, di cui alla Legge 107/2015, che possono essere variamente bilanciate secondo i programmi degli istituti o dei dipartimenti (nell’esperimento torinese per una scuola si è scelto un modulo da 70 ore, in un anno, per l’altra, 150 sviluppati su due anni) ;
  • i docenti interessati, di concerto con Associazione Landscapefor, definiscono il percorso e l’articolazione del progetto in dettaglio e attivano percorsi di co-progettazione scuola-azienda precisando in particolare:
  1. la definizione delle competenze da acquisire tramite l’alternanza, riferite agli obiettivi formativi del curricolo e del progetto;
  2. l’articolazione operativa del progetto: luoghi, temi, sviluppo temporale, durata, sequenze;
  3. l’approfondimento del profilo degli allievi, per specificare eventuali opportunità o necessità particolari di apprendimento, con riferimento agli aspetti sopra delineati;
  4. i compiti della Scuola e dell’Impresa (Associazione Landscapefor) nel percorso formativo in alternanza;
  • gli insegnanti individuati come tutor vengono formati con un breve corso diretto per acquisire le competenze per gestire un gruppo di studenti in un ambito dell’Atlas di Landscapefor, che viene messo a loro disposizione per i mesi necessari;
  • gli studenti partecipanti vengono istruiti con un corso iniziale (8/10 ore, anche on-line) di uso del database, della georeferenziazione e del software specifico di Landscapefor Atlas, e delle modalità di scrittura per le didascalie dei documenti. Gli studenti lavorano in gruppi o singoli, a scuola o a casa, riferendosi alle biblioteche del territorio e ad altre fonti indicate dai docenti e dai tutor;
  • un team di tutor interni (docenti) ed esterni (Ass.Landscapefor), organizzato in modi diversi a seconda delle disponibilità di ciascun istituto, assicura comunque l’accompagnamento e il monitoraggio del percorso formativo e delle competenze acquisite, elaborando in conclusione un report sull’andamento dell’attività formativa secondo quanto prescritto;
  • i tutor (interni o esterni) intervengono on line sulle attività del singolo, indicando correzioni o  risolvendo difficoltà in itinere con forme di assistenza in remoto da parte di Landscapefor. Gli studenti possono vedere il lavoro dei loro compagni ed intervenire. Ogni intervento viene registrato con data e nome dell’operatore;
  • le elaborazioni messe a punto dal gruppo facente capo ad uno (o più) tutor sono sempre visibili per l’intero gruppo e, una volta terminate, possono essere presentate per essere “pubblicate” nell’Atlas, previa validazione di un comitato scientifico. In ogni caso le elaborazioni possono essere in qualsiasi momento scaricate in formati .pdf;
  • le biblioteche locali e, ove possibile, le amministrazioni comunali, vengono coinvolte per costituire punti di raccolta del materiale documentario non disponibile sulla rete, a cui gli studenti devono poter avere accesso per le riproduzioni e l’inserimento in Atlante.
  • una o due volte nel corso del programma può essere organizzato un apposito workshop di mutua presentazione dei lavori, con confronto tra le classi e illustrazione del territorio e degli ambiti indagati da parte di ciascun gruppo (tra diversi istituti di un ambito territoriale);
  • eventuali approfondimenti (ad esempio introduzione ai Sistemi Informativi Territoriali, gestione dei contenuti multimediali, scansioni e trattamento delle immagini, criteri di archiviazione dei documenti) vengono messi in campo caso per caso, in base alle esigenze specifiche.

I costi della partecipazione sono proporzionati al numero di studenti e ai servizi richiesti, ma in ogni caso sono riconducibili ai fondi disponibili per l’offerta formativa di classe e per l’alternanza scuola-lavoro.

Con Landscapefor Atlas si è avviata una raccolta di documentazione sulle più interessanti iniziative di “paesaggio attivo”, cioè degli interventi e delle strategie di gestione del paesaggio che soggetti diversi, pubblici e privati, stanno attuando per la valorizzazione di luoghi e qualità identitarie del territorio. Ciascun soggetto gestore delle iniziative può attivare una finestra nel Punto di interesse dedicato, in cui può autonomamente inserire i propri aggiornamenti, gli eventi, le nuove iniziative e gli aspetti logistici di interesse per il visitatore.

Si è completata una prima raccolta di documentazione sulle 80 iniziative che si sono candidate per il Premio Fare paesaggio, indetto dall’Osservatorio del Paesaggio della Provincia di Trento; si stanno raccogliendo i materiali interessanti dei Piani di gestione dei Siti Unesco iscritti alla lista del Patrimonio, al panel delle Città creative o degli ambiti MAB.

Infine, per la Giornata del paesaggio, si sta avviando una presentazione sull’Atlante dei partecipanti segnalati o menzionati ai bandi per la selezione delle candidature al Premio del paesaggio europeo, a partire da quelli selezionati nel 2017, e poi a ritroso, nel 2015, nel 2013 e precedenti.

Nei prossimi mesi, si intende completare la documentazione dei Siti Unesco e dei Premi del paesaggio, aggiungendo altri materiali, ad esempio relativi al Premio La fabbrica nel paesaggio, curato dalla Ficlu, che raccoglie i Club e i centri Unesco, che negli ultimi 8 anni ha selezionato oltre 100 iniziative notevoli di imprese che hanno valorizzato luoghi e complessi di edifici con le loro attività.

Come si forma la classe per l'alternanza scuola lavoro

Come si inseriscono gli studenti nei sottogruppi della classe

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