Con questo contributo prosegue la sperimentazione di testo a informazione aumentata (già proposta qui). Gli elementi multimediali proposti si integrano nel corpo dell’articolo permettendo così approfondimenti in modo dinamico e intuitivo. Il menù visivo, posto sulla immagine guida dell’evento, è cliccabile e permette di navigare tra i contenuti con una fruizione non lineare.
Premessa
Proponiamo in una forma rinnovata i testi e le tavole presentate nella mostra e nel convegno ospitati nel dicembre del 2010 presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino – Castello del Valentino – Sala delle Colonne.
La mostra, dal titolo “Per il paesaggio For Landscape. Tecniche di racconto per il progetto” ha proposto una sequenza di tracce metodologiche per l’interpretazione dei paesaggi, mirate in particolare a fornire strumenti per le indagini indirizzate a piani o progetti.
Come riferimento si sono utilizzati esempi di tratti da indagini sperimentali per piani d’area vasta ed urbani o per progetti di bordo urbano, condotte negli ultimi 30 anni da Paolo Castelnovi, in collaborazione con diversi gruppi interdisciplinari.
Emergono motivi di riflessione e strumentazioni metodologiche per affrontare problematiche, ogni volta da adattare alle situazioni specifiche di studio, come:
2) Far emergere i caratteri e le identità
3) Definire modelli per dare luogo al cambiamento
4) Interpretare con metafore lo stile dei luoghi per il progetto
5) Progettare per luoghi come habitat delle trasformazioni
Ognuna delle sezioni (connotata da un colore guida) oltre a un breve testo introduttivo propone un filo conduttore visuale costituito dalle legende di carte tematiche, in cui si può leggere l’applicazione di concetti messi a punto progressivamente, come:
- relazioni strutturali
- unità di paesaggio
- dinamiche di trasformazione
- metafore stilistiche dei paesaggi.
Tutto ciò premesso iniziamo la navigazione!
Proponiamo in una forma rinnovata i testi e le tavole presentate nella mostra e nel convegno ospitati nel dicembre del 2010 presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino – Castello del Valentino – Sala delle Colonne.
La mostra, dal titolo “Per il paesaggio For Landscape. Tecniche di racconto per il progetto” ha proposto una sequenza di tracce metodologiche per l’interpretazione dei paesaggi, mirate in particolare a fornire strumenti per le indagini indirizzate a piani o progetti.
Come riferimento si sono utilizzati esempi di tratti da indagini sperimentali per piani d’area vasta ed urbani o per progetti di bordo urbano, condotte negli ultimi 30 anni da Paolo Castelnovi, in collaborazione con diversi gruppi interdisciplinari.
Emergono motivi di riflessione e strumentazioni metodologiche per affrontare problematiche, ogni volta da adattare alle situazioni specifiche di studio, come:
2) Far emergere i caratteri e le identità
3) Definire modelli per dare luogo al cambiamento
4) Interpretare con metafore lo stile dei luoghi per il progetto
5) Progettare per luoghi come habitat delle trasformazioni
Ognuna delle sezioni (connotata da un colore guida) oltre a un breve testo introduttivo propone un filo conduttore visuale costituito dalle legende di carte tematiche, in cui si può leggere l’applicazione di concetti messi a punto progressivamente, come:
- relazioni strutturali
- unità di paesaggio
- dinamiche di trasformazione
- metafore stilistiche dei paesaggi.
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1- Declinare grammatica e sintassi delle strutture paesistiche
Il paesaggio è una modalità di lettura estesa all’intero territorio la cui complessità induce sempre in tentazione: spingere il dettaglio analitico al massimo, fino al punto, sognava Borges, da richiedere per la riproduzione una carta in scala 1:1, che si stenderebbe come una coperta sul territorio stesso.
Se invece riusciamo a reagire alla perversione descrittiva, per comprendere la complessità, siamo sempre indotti ad assumere un atteggiamento riduttivo: semplificare, togliere gli accidenti e quanto non ci pare significativo. Ma per comprendere, cioè prendere insieme, dobbiamo leggere le relazioni tra le parti, fino a scoprire le reti generali che tengono tutto collegato.
Dunque ridurre sì ma, come in cucina, mantenendo la sostanza. E la sostanza, nella ricerca, sono le regole costitutive, le relazioni strutturali, la grammatica e la sintassi della loro comunicazione. Con questo atteggiamento, di riduzione sostanziosa, si approccia un’indagine sul paesaggio per il progetto: in prima istanza ricercare in diverse direzioni, adottare una pluralità di criteri interdisciplinari per l’interpretazione, ma tendere comunque a recuperare una sintesi utile, una modalità di orientamento nella complessità, che superi la giustapposizione semplice di cento risultati di analisi, tematiche e separate.
2- Far emergere i caratteri e le identità
3- Definire modelli per dare luogo al cambiamento
